domenica 14 febbraio 2016

Ezio Curreri, un romagnolo vincitore a San Remo

Gli Stadio vincono la 66ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo nella sezione "Campioni" con il brano Un giorno mi dirai.

La Voce del gruppo è il romagnolo Ezio Curreri, nato a Bertinoro (FC).

Ripercorriamo brevemente la carriera del cantante nostrano:

Il suo percorso artistico ha avuto inizio nelle balere e nelle sale da ballo della provincia di Modena alla fine degli anni sessanta: fondamentale è stato l'incontro con Vasco Rossi, allora giovanissimo e sconosciuto, col quale ha iniziato un proficuo rapporto di collaborazione, partecipando alla fondazione di Punto Radio a Bologna, una delle prime radio libere di Italia. Alla fine degli anni settanta questo sodalizio ha portato alla realizzazione dei primi due album di Rossi: ...Ma cosa vuoi che sia una canzone... (1978) e Non siamo mica gli americani (1979), entrambi suonati e soprattutto arrangiati da Curreri. L'amicizia e la collaborazione tra i due artisti ha avuto una fortunata prosecuzione negli anni successivi, portando alla nascita di alcune delle canzoni più celebri del repertorio di entrambi, oltre a brani di successo per altri interpreti.

Prende parte al tour Banana republic di Dalla e De Gregori, come tastierista e pianista. Nella primavera del 1981 partecipa alla fondazione ufficiale del gruppo degli Stadio, proprio nel tour estivo di Dalla.
Ha scritto insieme a Lucio Dalla Il sapore di un bacio per Raf. Tra le canzoni più famose ricordiamo Un sensoBuoni o cattiviRewind (interpretate da Rossi), Lo zainoBella più che maiLa faccia delle donne (repertorio Stadio). Ad esse si aggiungono ...E dimmi che non vuoi morire (per Patty Pravo, assieme a Roberto Ferri), La tua ragazza semprePrima di partire per un lungo viaggioStai ferma (per Irene Grandi), Menti brulicanti (per il Gabibbo), Benedetta passione (per Laura Pausini, assieme a Saverio Grandi), Cosa ne sai (per Anna Tatangelo), Favole della fattoria per Dolores Olioso, Stendi i panni per Fabio Cobelli, Vuoto a perdere (per Noemi, brano divenuto disco di platino e colonna sonora di Femmine contro maschi di Fausto Brizzi). Ha scritto inoltre alcune canzoni per Luca Carboni.

Nel 2009 duetta con Noemi nel brano degli Stadio Sorprendimi al Teatro Sociale di Como durante una serata in favore dell'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), la collaborazione continua con la presenza di lei in alcune tappe del Diluvio universale tour. Il 28 gennaio 2011 esce il singolo di Noemi Vuoto a perdere, colonna sonora anche di Femmine contro maschi; il singolo viene certificato disco di platino, vince il Premio Lunezia e il relativo videoclip conquista il Premio Roma Videoclip, inoltre il brano viene candidato ai Nastri d'argento 2011 come migliore canzone originale. Sempre nel 2011 compone la musica, con Saverio Grandi, della canzone Cavolini di Bruxelles (sigla di Striscia la notizia del periodo 2011-2012, interpretata dal Gabibbo), su testo dello stesso Curreri.
Il 27 settembre 2011 viene pubblicato l'album degli Stadio Diamanti e caramelle in cui è incluso un duetto con Noemi nel brano La promessa, brano estratto come singolo il 4 maggio 2012. La cantante romana ha preso parte anche ad alcune tappe del Diamanti e caramelle tour. Nel 2012 Noemi ha preso parte al 62º Festival di Sanremo nella categoria Artisti e nella serata del 17 febbraio la cantante ha duettato con Gaetano Curreri nel brano sanremese Sono solo parole. Nella primavera dello stesso anno parte la seconda parte del RossoNoemi tour di Noemi a cui Gaetano Curreri prende parte in alcune tappe.

Nel 1979, con il celebre tour Banana Republic di Lucio Dalla e Francesco De Gregori, ha avuto inizio l'apprendistato artistico di Curreri presso il gruppo del cantante bolognese guidato da Ricky Portera, di lì a poco trasformatosi negli Stadio. A fianco di Dalla, Curreri ha iniziato la stesura del repertorio per il gruppo, incoraggiando la crescita di artisti dell'area bolognese, come Luca Carboni, per il quale Curreri, assieme a Roberto Costa, ha prodotto il primo LP ...intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film. Tre sono le canzoni scritte dall'artista per Dalla: Noi come voi (nell'album 1983), Il Duemila e il gatto e il re (in Dalla/Morandi). Nel 1981 esce la prima canzone del gruppo: Grande figlio di puttana. Insieme a Roberto Roversi ha scritto una canzone per Paola Turci.
Nel 1990 arriva la brusca separazione da Dalla che porta gli Stadio a un passo dalla decisione di sciogliersi. Con l'aiuto di Vasco Rossi, gli Stadio si affrancano definitivamente da Dalla firmando nel 1991 un contratto con la EMI Italiana che porterà Curreri e i nuovi componenti degli Stadio (della vecchia guardia resterà solo il batterista Giovanni Pezzoli) a diversi album di buon successo commerciale e di critica. Alcune canzoni firmate da Curreri per gli Stadio (o per Vasco Rossi) sono state prestate al cinema, con il quale l'artista ha comunque sviluppato un rapporto personale collaborando alla colonna sonora di Stasera a casa di Alice di Carlo Verdone (assieme a Vasco Rossi) e di Quello che le ragazze non dicono di Carlo Vanzina (assieme a Fabio Liberatori).
Nel 1992 ha scritto insieme a Francesco Guccini "Per la bandiera", dedicata agli agenti morti nella strage di Capaci
Nel 2001 ha cantato una canzone Ne odustajem (Non rinuncio a lei) con il cantante croato Gibonni. La canzone fa parte del album Mirakul. Nel 2008 partecipa alla serata dei duetti del Festival di Sanremo 2008 interpretando con Fabrizio Moro la canzone Eppure mi hai cambiato la vita, e ha curato, assieme a Frank Nemola, la colonna sonora del film Albakiara (regia di Stefano Salvati) con le canzoni di Vasco Rossi. Il 17 febbraio 2012 Gaetano Curreri duetta al festival di Sanremo ospite della cantante Noemi, nel brano Sono solo parole in gara.
Scrive con Saverio Grandi e Luca Chiaravalli la canzone "Un giorno mi dirai", con cui gli Stadio vincono il Festival di Sanremo 2016.
Ezio Curreri con in mano il premio di San Remo 2016


Sanremo: il video della canzone vincitrice girato nel Ravennate, tra Bassa e mare

Dal teatro Rossini di Lugo alla foce del Lamone a Marina Romea con le campagne nebbiose della Bassa che scorrono dai finestrini del Suv

 C'è tanto paesaggio ravennate a fare da scenografia per il videoclip di Un giorno mi dirai, la canzone degli Stadio che ieri sera, 13 febbraio, ha vinto l'edizione 2016 del Festival di Sanremo.

 Le riprese sono state fatte nelle scorse settimane: dietro la macchina da presa Domenico Giovannini, regista di Castelbolognese.

Il dettaglio non è sfuggito allo scrittore ravennate Eraldo Baldini che sulla sua pagina Facebook oggi scrive: 
«Non ho seguito il Festival se non con incursioni da zapping, così oggi, per curiosità, mi sono guardato il videoclip del brano degli Stadio che ha vinto. Girato in campagne piatte e sconfinate che ricordano il Midwest americano; su spiagge che confinano con il bosco; su un molo che finisce dentro la nebbia; su strade da on the road. Insomma, girato nel Ravennate, e non c'è sequenza nella quale non abbia con facilità riconosciuto il luogo. Cool». Anche il sindaco di Lugo, Davide Ranalli, celebra la circostanza sul social network: «Una bella soddisfazione per la nostra città e il nostro teatro». 

Gli Stadio hanno vinto la 70a edizione del Festival di San Remo

ACCADDE OGGI: La collezione Donati viene donata alla Biblioteca di Faenza

Il 14 Febbraio del 1937, 79 anni fa, i parenti del defunto Giuseppe Donati, faentino, donarono alla Biblioteca  di Faenza la singolare collezione del congiunto.

Ben trentaduemila figurine su scatole di cerini raccolte in sedici volumi più altri quattro contenenti pubblicità, calendari ed alcuni interessanti copertine di quaderni. 

Le figurine rappresentano una raccolta unica nel suo genere, una vera e propria storia in miniatura della seconda metà dell'ottocento fino agli anni trenta del novecento. 

Sono rappresentati tutti i personaggi importanti, avvenimenti, artisti, politici, mondani, costumi, paesi, capolavori teatrali, scoperte, invenzioni.

Oggi è possibile visionare la collezione sempre presso la Biblioteca  di Faenza

Una piccola parte della collezione