sabato 13 febbraio 2016

Voyage to Ravenna: Esce il film di Ammann girato anche a Villa Roncuzzi

Hanspeter Ammann ha girato il film in città con un ragazzo notato per strada: «L’ho sentito suonare la fisarmonica e l'ho voluto come attore»


I primi giorni di Ammann a Ravenna sono stati come quelli di un normale turista: chiese, passeggiate, gelati e un corso di mosaico. «Mentre vedevo Ravenna ho pensato che questa era la città che cercavo da anni per girare un film che avevo in mente. Un omaggio al neorealismo. Oggi i film sono girati bene, hanno una bella fotografia, musiche meravigliose, attori splendidi, ma non trasmettono emozioni autentiche. Credo che il neorealismo sia stato un momento magico per il cinema internazionale. Con attori che non erano attori professionisti i registi italiani raccontarono le storie vere della realtà di quegli anni».

Il film si intitola Voyage to RavennaViaggio a Ravenna.
I tre protagonisti della storia sono un ragazzo rom, giunto in città per racimolare qualche soldo suonando per strada, un ragazzo albanese venuto per lavorare in spiaggia e un ragazzo del Benin giunto qui per studiare (interpretato dal musicista Frank Viderot).

Ammann è affascinato ed entusiasta di Ravenna. «Questo luogo è perfetto per il cinema. Ci sono set che vanno dal mare alla campagna, dal porto all’industria. Le persone sono molto disponibili e collaborano tra loro. Ho conosciuto moltissime persone in gamba come il videomaker Gerardo Lamattina, che mi sta dando una mano con il film. Lui consoce gli orari migliori per girare le scene, i luoghi, i modi per evitare di essere assaliti dalle zanzare, e condivide le sue conoscenze con me.


Un fotogramma del film con sullo sfondo la zona industriale di Ravenna