I primissimi modelli di autovetture per autoscontro utilizzavano motori a scoppio, che furono presto abbandonati in favore di un motore elettrico, alimentato tramite una rete elettrificata a maglie strette posta a circa 2,5 metri da terra, tramite struscio sulla rete stessa di un'apposita antenna metallica posta alla sommità di un palo sporgente dalla parte posteriore della vettura.
Spesso l'inserimento e il disinserimento della corrente nella rete decreta l'inizio e la fine della corsa.
A parte il design delle vetture, che oggi in alcuni casi riproduce, su licenza delle ditte produttrici di automobili, alcuni famosi modelli d'auto, l'aspetto e la concezione dell'autoscontro è rimasta pressoché immutata negli ultimi decenni.
In base alla tipologia e alla fascia di utenza cui sono destinati, gli autoscontri possono distinguersi in:
- Autoscontri tradizionali, descritti sopra;
- Miniscooter o autoscontri per bambini, simili in tutto e per tutto a quelli per adulti ma più piccoli e destinati all'infanzia; spesso in questi autoscontri esistono anche vetture monoposto a forma di motocicletta;
- Autoscontri acquatici, di utilizzo prettamente estivo, nei quali la pista è sostituita da una piscina piena d'acqua e le vetture consistono in piccoli natanti gonfiabili a motore.
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